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L'Acqua del rubinetto è rispettosa dell'ambiente

L’impatto ambientale, in ogni fase del ciclo dell’acqua di rubinetto, è assolutamente ridotto. Non ha bisogno di imballaggi e si evita l’uso del petrolio per fabbricare le bottiglie di plastica.

L’acqua poi arriva direttamente nelle nostre case senza percorrere un metro su strada, è quindi a “chilometri zero”, risparmiando all’ambiente le emissioni di inquinanti prodotte ad esempio dal trasporto dell’acqua in bottiglia per diverse centinaia di km percorsi quotidianamente dai Tir, evitando il consumo di combustibili fossili, l’emissione di CO2 e di polveri sottili.

In sintesi questi i principali impatti ambientali delle acque in bottiglia:

- solo un terzo delle bottiglie di plastica utilizzate per l’acqua minerale viene raccolto in modo differenziato e destinato al riciclaggio, mentre i restanti due terzi finiscono in discarica o in un inceneritore;

- il consumo annuo di 12 miliardi di litri di acqua imbottigliata comporta, per la sola produzione delle bottiglie, l’utilizzo di 350mila tonnellate di polietilene tereftalato (PET), con un consumo di 665 mila tonnellate di petrolio e l’emissione di gas serra di circa 910 mila tonnellate di CO2 equivalente;

- la fase del trasporto dell’acqua minerale infine influisce non poco sulla qualità dell’aria: solo il 18% del totale di bottiglie in commercio viaggia sui treni, tutto il resto viene movimentato su strada.

ALCUNI NUMERI

In fase di produzione 1 Kg di PET ( 25 bottiglie da 1,5 litri) consuma 2 Kg di petrolio e 17,5 litri di acqua, rilascia poi nell’atmosfera:

- 40 gr di idrocarburi

- 25 gr di ossidi di zolfo

- 20 gr di ossidi di azoto

- 18 gr di monossido di carbonio

- 2,3 Kg di anidride carbonica, gas responsabile dell’effetto serra.

La produzione di acque in bottiglia (Italia 2007) è stata di 12.400.000.000 litri di cui l’80% confezionata in contenitori PET (il rimanente 20% in vetro), ciò significa 6.400.000.000 contenitori plastici da 1,5 litri prodotti in un anno e cioè l’equivalente del peso di una superpetroliera (255.000 tonnellate). Se le stesse bottiglie venissero poi compresse e messe in fila comporrebbero una linea lunga 64.000 km (circa 64 volte la lunghezza dello stivale) e se messe in piano una superficie di oltre 25 km quadrati (3750 campi da calcio)”.

A questi numeri si devono poi aggiungere i consumi di gasolio dei camion che trasportano le bottiglie di plastica vuote dalla fabbrica che le produce all’azienda che imbottiglia l’acqua e dei camion della nettezza urbana che le trasportano dai cassonetti agli impianti di smaltimento. Un autotreno, come quelli che attraversano la penisola trasportando l’80% dell’acqua imbottigliata commercializzata nel nostro paese, immette nell’ambiente circa 1.300 kg di CO2 ogni 1.000 km.

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